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Io non sono la mia stomia - La storia di Simone
💪 Rinascere in movimento: la mia storia di resilienza
Buonasera a tutti.
Mi chiamo Simone, e oggi non sono qui per raccontarvi una vittoria.
Sono qui per raccontarvi una rinascita.
Qualche tempo fa (lontano 1982 e poi 1996) la vita mi ha messo davanti a una prova durissima: un intervento chirurgico che mi ha lasciato con una colostomia...avevo 16 anni!
Per molti, questo sarebbe stato un punto di arresto.
Per me, è stato il punto di partenza.
All’inizio c’era dolore, paura, vergogna.
Mi guardavo allo specchio e vedevo solo limiti.
Ma dentro di me, qualcosa ruggiva, io non potevo a 16 anni infilarmi le mani in tasca assieme ai sogni, chinare il capo e rassegnarmi ai miei pensieri di quel momento, perlopiù distruttivi.
Una voce che diceva: “Non sei finito. Sei appena ripartito, non sei morto, sei vivo!
Questa è la tua seconda vita"
Sono fuggito a volte da me stesso e mi sono perso in vizi auto distruttivi, mangiare in maniera sregolata, fumare, bere alcolici… poi ho detto basta, dovevo troppo rispetto alla mia cara Rosa (così chiamo la mia stomia), se sono qui è per merito suo, cioè, parliamoci chiari, senza di lei non sarei vivo, MA MORTO!
Così ho cominciato a correre.
Un passo. Poi due. Poi dieci.
Ogni chilometro era una sfida, ogni pedalata una conquista.
Il running e il ciclismo sono diventati il mio grido di libertà.
Non corro per vincere medaglie.
Corro per dimostrare a me stesso che il mio corpo, anche modificato, è ancora capace di grandezza.
Oggi sono un atleta, ma chiariamoci...mica olimpionico...eh, prediligo le competizioni di provincia, quelle dove si finisce la gara e poi si va a mangiare pinzini e salumi, e perché no, qualche 🍻 birretta.
Non perché sono il più veloce.
Ma perché ho scelto di non arrendermi.
E se posso lasciarvi un messaggio, è questo:
"Non aspettate il momento perfetto.
Create il vostro momento.
Anche con una cicatrice. Anche con una stomia. Anche con la paura.
Perché il coraggio non è assenza di dolore.
È scegliere di andare avanti, è scegliere di superarsi, è scegliere di stupirsi in questa seconda vita che ci è stata regalata…nonostante tutto."
Simone Rolfini.
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