Stomia e sessualità: gli Ambaassador rispondono
Francesco, 25 anni
Sia prima che dopo l’intervento non sono stato informato in merito alla sfera della sessualità. Sono stato io a chiedere informazioni. Dopo circa 1 anno dal confezionamento della stomia ho preso coraggio sull’approccio alla vita intima: le preoccupazioni erano tante, ma condividendo il mio tempo con una persona matura che, come vive, vive con la malattia di Crohn, tutte quelle paure svanirono quasi
immediatamente. Facendo video sui social, la mia condizione si conosceva già, tuttavia, è stato complicato per me espormi per la prima volta dal vivo. È stata la mia compagna a semplificare tutto, mettendomi a mio agio con una semplice frase: “Ho la tua stessa patologia, ti capisco; un giorno potrebbe capitarmi la stessa cosa!”.
Mi sono sentito compreso e, ovviamente, mi auguro che non debba affrontare l’intervento anche lei. Superando le mie paure, non sono dovuto ricorrere all’utilizzo di espedienti particolari per superare l’imbarazzo. Abbiamo iniziato a luci spente così da utilizzare tutti i sensi tranne la vista!
Teresina, 83 anni
Quando mi si chiede di parlare di sessualità sono sempre un po’ restia perché è una cosa splendida tra due persone che si amano, ma anche molto riservata. Quando sono stata colostomizzata avevo 52 anni e 29 anni di matrimonio. Il nostro è stato un matrimonio d’amore e con tanto rispetto da parte di entrambi. Non siamo mai andati a dormire arrabbiati e se avevamo avuto discussioni come succede in tutte le copie abbiamo sempre chiarito chiedendoci scusa l’un l’altro perché andando a letto arrabbiati non si poteva dormire tranquilli e vicini. Mio marito aveva sei anni più di me.
Naturalmente la mia colostomia aveva bloccato la nostra vita sessuale. La mia nipotina (quattro anni) aveva dato un nome al nuovo “buco” lo aveva chiamato Ludovico: così al mattino oltre al bacetto del buongiorno, c’era anche la domanda da parte di mio marito e della nipotina: “Ludovico come sta?”. Per tutto il periodo della chemio e della radioterapia la sessualità (specialmente da parte mia) era diventata un argomento da lasciare da parte. Ma ci siamo sempre voluti molto bene e il mio Graziano ha sempre rispettato le mie scelte: io mi vergognavo molto della sacca e lui mi diceva: “Ma dai sei
qui con me!”. Naturalmente finito il periodo delle varie cure abbiamo ripreso con tranquillità i nostri rapporti, quasi concordati.
AP-75505-ITA-ITA-v1
Alberto, 77 anni
Da quando affrontai l’intervento per il confezionamento di una colostomia, sesso e volentieri (pardon) spesso e volentieri, mi son chiesto: “Se mi denudo, che differenza c'è nel mio fisico, rispetto a prima dell’intervento?” La risposta è semplice: “Una piccola sacca color carne attaccata alla pancia”. Ed è mai possibile, che questa “cosina” possa interferire, dar fastidio durante un amplesso amoroso?
Certo che no, se si bada a muoversi in modo da non traumatizzare lo stoma e trovando delle posizioni comode, per evitare di farsi male. Risolta la situazione fisico-pratica, potrebbero sorgere, però, dei problemi di ordine psicologico da parte del/della partner. Questi problemi, secondo la mia personale esperienza, possono essere risolti (dopo aver risolto i propri) con un po' di autoironia, tante risate e molto coinvolgimento e compartecipazione. È utile parlare spesso della propria situazione ad un/una eventuale partner, in modo che, quando ti vedrà senza abiti, le/gli sembrerà di averti visto/a già altre volte e rimarrà meno “impressionata/o.
Si può anche coprire la sacca con un piccolo drappo, durante l'amoreggiamento, poi la passione e l'amore faranno il resto. Se si ha una compagna/o prima dell’intervento, è utile seguire un percorso preoperatorio insieme, per poi affrontare meglio la situazione futura. Ecco, qui può essere utile contattare “Convatec me+ per usufruire di supporto psicologico. Detto ciò, oso vivamente sperare che, queste mie poche righe, questi miei pochi pensieri possano, in qualche modo, dare un aiuto se pur minimo a coloro che vivono con una stomia.
Maurizio, 51 anni
Credo che la sessualità sia una cosa molto importante nella coppia. Credo che per viverla meglio superando tutti i blocchi, sia fondamentale far diventare normale nella quotidianità con il partner il vivere con una stomia e quindi con un sacchetto. Magari coinvolgendo il partner nelle azioni quotidiane e perché no, ogni tanto facendosi anche una sana risata ed essendo un po' autoironici.
Non lasciamo che la stomia non ci faccia vivere a pieno la nostra sessualità, perché svolge un ruolo importante nella vita di ognuno di noi.
Valentina, 37 anni
La stomia mi ha messo davanti a tante sfide, ma quella con la sessualità è stata tra le più intime, profonde, silenziose e dure. Non si parla mai abbastanza di cosa significhi riscoprirsi desiderabili quando il proprio corpo cambia, quando ci si ritrova con una cicatrice in più, una sacca sulla pancia, e mille insicurezze nuove da gestire. All’inizio, spogliarmi davanti a qualcuno era quasi impossibile. Non solo per pudore, ma per paura: paura dello sguardo altrui, del silenzio imbarazzante, del pensiero che l’altro potesse vedere solo “quella cosa” e non più me. Mi domandavo: “Come può desiderarmi, toccarmi, volermi ancora?”.
Ma la verità è che prima di tutto dovevo ricominciare a desiderarmi io! È stato un percorso lento. Ho imparato a guardarmi allo specchio senza voltarmi subito, prima mi vestivo e mi spogliavo senza guardarmi mai, specialmente quando ero nuda. Ho iniziato a parlare, a spiegare, a lasciarmi vedere davvero. Ho iniziato a scoprire che anche il mio piacere non era sparito, era solo nascosto sotto strati di insicurezza. E quando ho trovato chi mi ha saputo scegliere senza paura, ho capito che la sessualità non è fatta solo di corpi nudi, ma anche di coraggio e ascolto.
Oggi non cerco la perfezione. Cerco complicità, mani che mi toccano senza paura, occhi che vedono oltre quei dieci centimetri di una sacchetta. Perché sì, anche con una stomia, posso essere desiderata. Posso amare. Posso sentire. Posso vivere ogni emozione, senza più vergognarmi! È così che ho imparato a reclamare il mio spazio, il mio corpo, la mia intimità. Senza scuse. Senza più nascondermi, nemmeno davanti al giudice più severo: il mio riflesso nudo davanti a uno specchio! Sono bellissima, così!
AP-76555-ITA-ITA-v1
Blog